Struttura del tronco
Xilema, cambio, libro e corteccia
Nella pianta in piedi solo una piccola parte di essa è viva: si tratta di uno strato di poche cellule detto CAMBIO, responsabile della formazione di nuovi tessuti verso l’interno (XILEMA), che hanno principalmente funzioni di sostegno e di trasporto della linfa grezza dalle radici alla chioma; della formazione di tessuti legnosi verso l’esterno, con funzioni di trasporto della linfa elaborata dalla chioma all’albero (LIBRO o floema), o con funzioni di protezione (CORTECCIA esterna o ritidoma). Nella sua definizione anatomica e botanica il legno propriamente detto è un «insieme di tessuti di origine secondaria (cioè derivante dall’accrescimento).
Struttura macroscopica
Le fibre legnose
La macrostruttura del legno è costituita da cellule principali, dette fibre legnose o tracheidi, che sono celle a sezione esagonale di diametro compreso tra i 20 e i 40 micrometri, e che presentano una forma allungata nella direzione longitudinale. La loro lunghezza è compresa tra 2 e i 4 millimetri. Le pareti delle celle, sono costituite da strati di fibre di cellulosa.
Il comune legno verde contiene un tasso di umidità dipendente dalle condizioni ambientali. La percentuale può raggiungere valori fino a 200% in virtù della natura altamente porosa del legno. In virtù della forma allungata delle fibre, il ritiro longitudinale è trascurabile, mentre nella direzione trasversale può arrivare a 10-15%.
Anelli di crescita
Legno primaverile e legno tardivo
Si distingue all’interno di un anello tra legno primaverile (primaticcio) e legno tardivo. Mentre il legno primaverile assicura il rapido trasporto della linfa all’inizio della stagione vegetativa, al legno tardivo formatosi in estate spetta principalmente il compito del sostegno. In confronto al legno primaverile, il legno tardivo ha maggiore massa volumica e resistenza nonché maggiori valori dei parametri legati al ritiro ed al rigonfiamento. Nei sempreverdi delle foreste tropicali, caratterizzati da attività vegetativa ininterrotta, l’apparizione degli anelli è quasi o del tutto assente.